La rieducazione neurologica svolta dal fisioterapista, è la specialità medica che si occupa del recupero funzionale di soggetti affetti da patologie del sistema nervoso. Seguendo le indicazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), possiamo definire la riabilitazione delle persone con disabilità come il processo diretto a raggiungere e in seguito mantenere i migliori livelli funzionali possibili in ambito fisico, sensoriale, intellettivo, psicologico e sociale. La riabilitazione fornisce alle persone disabili gli strumenti necessari per ottenere l’indipendenza e l’autonomia decisionale (autodeterminazione). Nel caso della riabilitazione neurologica, tale processo è diretto alle persone con disabilità secondaria a lesione del sistema nervoso. Sempre seguendo le indicazioni dell’OMS, per riabilitazione neurologica s’intende quel processo che, attraverso un approccio comprensivo e multidisciplinare, è volto a migliorare le funzioni, ridurre i sintomi e incrementare il senso di benessere, all’interno del proprio specifico sociale, dei soggetti con problemi neurologici e delle loro famiglie. Si tratta di una branca relativamente nuova della medicina riabilitativa che sta conoscendo una crescita molto rapida ed esiti impensati sino a pochi anni fa. Le principali linee di sviluppo vanno identificate da un lato nel miglioramento e nella qualificazione dell’intervento sugli aspetti sociali e ambientali associati alla disabilità, dall’altro nel miglioramento della conoscenza dei meccanismi neurobiologici alla base del recupero funzionale.
Il primo di questi aspetti è specifico dell’intervento riabilitativo e distingue la medicina riabilitativa dalle altre specializzazioni mediche. Elemento chiave è la centralità del soggetto disabile. Nell’approccio medico tradizionale, il paziente è l’oggetto dell’intervento. Nella riabilitazione neurologica, il soggetto disabile, invece, è il primo attore del proprio processo riabilitativo. I diversi professionisti, non solo di formazione medica, devono aiutare il paziente in questo processo, fornendo le competenze e gli strumenti necessari a superare i limiti imposti dalla perdita di funzione. Tale percorso deve anche affrontare tutti gli aspetti ambientali e sociali che possono ridurre le capacità partecipative del soggetto disabile (Barnes 2003).
"Treccani"