Le attuali conoscenze scientifiche indicano che il trattamento dell’acufene deve essere multidisciplinare. Osteopatia, riflessoterapia e nutrizione insieme possono essere la strategia che consente di affrontare i meccanismi responsabili dell’acufene.
Si definisce acufene o tinnitus la percezione di un suono in assenza di una fonte sonora esterna. La prevalenza di questo disturbo è stimata tra il 10-15% nella popolazione adulta; affligge negativamente sia la qualità di vita che lo stato funzionale di salute delle persone che ne soffrono. Attualmente non esistono ne test diagnotici specifici, ne uniformità rispetto alla gestione clinica di questo sintomo. Le cause sono ancora oggetto di molte ipotesi e nessun approccio terapeutico si è dimostrato efficace.
L’intervento che si propone ai pazienti agisce su più livelli: sul muscoloscheletrico, sul sistema viscerale, sul sistema nervoso centrale e sullo stile di vita. Dopo un accurato esame funzionale, si applicano tutte le tecniche adatte a riportare in equilibrio il sistema muscoloscheletrico e il sistema viscerale. Le disfunzioni a carico di questi sistemi potrebbero sostenere la presenza di acufene. Tramite l’auricoloterapia possiamo agire, in via riflessa, su specifici centri nervosi. È stato riportato che un aumento del livello intracellulare di radicali liberi, può essere responsabile di danno cocleare. Le attuali evidenze del coinvolgimento di tali molecole nelle patologie dell’orecchio interno e delle vie uditive possono rappresentare, pertanto, un razionale sia per valutare e individuare uno stile di vita che riduca e contrasti l’accumulo di radicali liberi (corretta nutrizione e movimento fisico) sia indicare una supplementazione alimentare con specifici antiossidanti.